Ultimo Paese sviluppato a concedere alle donne il diritto di votare e di essere elette a livello federale nel 1971 e a livello cantonale nel 1990, in Appenzello Interno, per decisione del Tribunale Federale, l’immagine della Svizzera all’estero è stata influenzata dai cliché che raffigurano un Paese quasi primitivo, produttore di latte, formaggio e cioccolato.
In realtà la Svizzera è un Paese internazionale per eccellenza, sede delle più prestigiose organizzazioni internazionali, quali il Comitato Internazionale della Croce Rossa e l’UNESCO; la sua diplomazia rappresenta gli interessi degli Stati Uniti con Cuba e l’Iran, e della Russia con la Georgia.
L’essere internazionale è dovuto probabilmente alla natura di Paese che non forma una nazione nel senso di appartenenza etnica, linguistica e religiosa, ma è suddivisa in tre regioni linguistiche e culturali, tedesca, francese, italiana, a cui vanno aggiunte le valli del Canton Grigioni di lingua romancia.
L’economia della Confederazione si basa sulla libertà di scambio; le importazioni e le esportazioni pro capite sono tra le più alte al mondo, i principali partner sono i paesi OCSE, ed è conseguenza dalla rete di accordi di libero scambio, costituito soprattutto da accordi conclusi con gli stati membri dell’AELS*.
La Svizzera è stato il primo Paese europeo ad aver concluso un accordo di libero scambio col Giappone, che è in vigore da settembre del 2009, e il primo paese europeo continentale a firmare un accordo con la Cina, seconda potenza economica mondiale, il 6 luglio 2013.
L’accordo, importante per l’industria e il commercio del Paese, prevede la riduzione dell’84% delle imposte indirette sulle merci provenienti dalla Confederazione e i dazi applicati dalla dogana cinese sulle merci in esportazione, diminuiranno del 99.7%.
Il carattere internazionale della Svizzera rende particolarmente attrattivo lo stabilimento di nuove aziende. Aprire una società in Svizzera apre le porte al mondo, rende possibile operazioni nel traffico merci/bancario in tempo reale; vi sono aspetti apprezzati dell’organizzazione elvetica, bassa imposizione delle società, buone assicurazioni sociali con ottimo rapporto qualità/prezzo, solidità finanziaria e stabilità sociale, tassazione delle persone fisiche nettamente inferiore a quella dei Paesi europei, ma quello che gli stranieri apprezzano maggiormente è l’ottima qualità di vita.
* Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. Al contrario dell’UE, l’AELS non costituisce un’unione doganale; ogni membro ha sovranità sulle proprie tariffe doganali e la politica commerciale nei confronti dei Paesi terzi.
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